Memory Is an Animal Which Barks with Various Mouths prende voce attraverso i ricordi frammentati della nonna, testimone diretta della violenza della guerra. Sullo sfondo di immagini d’archivio e versioni ufficiali della storia, la sua testimonianza si oppone alla retorica trionfalista che, negli ultimi 25 anni, ha alimentato l’identità patriottica russa.
Secondo Kolesova, il regime di Putin ha costruito una coscienza nazionale fondata sulla guerra, facendo del valore militare il pilastro del patriottismo. In questo scenario, la storia non è un archivio del passato, ma uno strumento narrativo, una giustificazione ideologica, un’arma. Il film smaschera questa illusione, evidenziando i processi che cancellano le memorie individuali per lasciare spazio al mito nazionale. Alternando documentario e finzione, ricordo e costruzione, individuo e collettività, l’opera si interroga su quanto la memoria personale possa ancora incrinare il racconto dominante, su quanto il ricordare sia in grado di scardinare le strutture che vorrebbero addomesticarlo.